Non ci sono spettacoli legati a questo evento.

VIDEODROME
VIDEODROME
CINECLUB

Durata: 90 min

Language: Inglese con sottotitoli italiani

Age: 14 +

Director: David Cronenberg

With: James Woods, Sonja Smits, Debbie Harry, Peter Dvorsky, Leslie Carlson, Jack Creley, Lynne Gorman, Julie Khaner, Reiner Schwar...

“Videodrome è a tutti gli effetti il ‘manifesto’ del cinema di Cronenberg: un lm paradigmatico, pluristrati cato e scioccante. Sconvolgente come un’allucinazione, lucido e denso come un saggio teorico sul mondo mass-mediale in cui ci è dato di vivere. Raramente il cinema ha portato così in profondità la ri essione su se stesso, sul proprio senso, sul suo rapporto con gli altri media e con il corpo degli spettatori. [...] Cronenberg ri ette sull’intossicazione iconica derivata dal consumo di immagini televisive e sulle modificazioni - fisiche e antropologiche che la diffusione della Tv sta apportando all’apparato percettivo umano. Videodrome ha cioè la forma inquietante di un’interrogazione problematica sulla natura riproduttiva delle immagini e sul rapporto di ambivalente fascinazione e repulsione che l’occhio umano prova di fronte ai propri sogni e ai propri incubi rei cati e incessantemente riprodotti sullo schermo della Tv”. (Gianni Canova)

90 min

Language: Inglese con sottotitoli italiani

Age: 14 +

Director: David Cronenberg

With: James Woods, Sonja Smits, Debbie Harry, Peter Dvorsky, Leslie Carlson, Jack C...

“Videodrome è a tutti gli effetti il ‘manifesto’ del cinema di Cronenberg: un lm paradigmatico, pluristrati cato e scioccante. Sconvolgente come un’allucinazione, lucido e denso come un saggio teorico sul mondo mass-mediale in cui ci è dato di vivere. Raramente il cinema ha portato così in profondità la ri essione su se stesso, sul proprio senso, sul suo rapporto con gli altri media e con il corpo degli spettatori. [...] Cronenberg ri ette sull’intossicazione iconica derivata dal consumo di immagini televisive e sulle modificazioni - fisiche e antropologiche che la diffusione della Tv sta apportando all’apparato percettivo umano. Videodrome ha cioè la forma inquietante di un’interrogazione problematica sulla natura riproduttiva delle immagini e sul rapporto di ambivalente fascinazione e repulsione che l’occhio umano prova di fronte ai propri sogni e ai propri incubi rei cati e incessantemente riprodotti sullo schermo della Tv”. (Gianni Canova)
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