DESTRY RIDES AGAIN (PARTITA D'AZZARDO)
95 min
Genere: Commedia, Western, Azione
Lingua: Versione inglese con sottotitoli italiani
Regia: George Marshall
Con: James Stewart, Marlene Dietrich, Mischa Auer, Charles Winninger, Brian Donlevy, Allen Jenkins, Warren Hymer, Irene Hervey, Un...
Le canzoni di Frank Loesser e Friedrich Hollaender fa da struttura a questa commedia vivace, ricca di argute trovate linguistiche e di continue risse. La canzone The Boys in the Backroom entrò poi nel repertorio di Marlene Dietrich durante la sua carriera di cantante.
“The New Yorker” scrisse il 9 dicembre 1939: “In Destry Rides Again l’agguerrita Marlene è in forma smagliante, e si può solo supporre che abbia trascorso le sue recenti vacanze forzate non nel roseo splendore di un boudoir ma in un campo d’addestramento. Nei rari momenti di pausa in cui non fa lo sgambetto a un bullo, lancia una bottiglia contro lo specchio o prende a sberle la povera Una [Merkel] (un’altra che sa difendersi bene), si nota che la sua figura è un po’ più emaciata, un po’ meno voluttuosa. Con quei muscoli tesi e quel fisico asciutto ha la stoffa del peso welter. E questo non le ha fatto perdere la voce” (Peter Mänz).
95 min
Genere: Commedia, Western, Azione
Lingua: Versione inglese con sottotitoli italiani
Regia: George Marshall
Con: James Stewart, Marlene Dietrich, Mischa Auer, Charles Winninger, Brian Donlev...
Le canzoni di Frank Loesser e Friedrich Hollaender fa da struttura a questa commedia vivace, ricca di argute trovate linguistiche e di continue risse. La canzone The Boys in the Backroom entrò poi nel repertorio di Marlene Dietrich durante la sua carriera di cantante.
“The New Yorker” scrisse il 9 dicembre 1939: “In Destry Rides Again l’agguerrita Marlene è in forma smagliante, e si può solo supporre che abbia trascorso le sue recenti vacanze forzate non nel roseo splendore di un boudoir ma in un campo d’addestramento. Nei rari momenti di pausa in cui non fa lo sgambetto a un bullo, lancia una bottiglia contro lo specchio o prende a sberle la povera Una [Merkel] (un’altra che sa difendersi bene), si nota che la sua figura è un po’ più emaciata, un po’ meno voluttuosa. Con quei muscoli tesi e quel fisico asciutto ha la stoffa del peso welter. E questo non le ha fatto perdere la voce” (Peter Mänz).