CHARLES MORT OU VIF
93 min
Genere: Dramma
Lingua: Francese
Regia: Alain Tanner
Con: François Simon, Jean Luc Bideau, Marcel Robert, Marie Claire Dufour, André Schmidt, Maya Simon, Michèle Martel, Jean Pierre M...
di protesta, teneramente corrosiva, malinconica fino
a una certa disperazione. La sua idea centrale è di
incarnarsi non in un adolescente o in un personaggio
giovane ma in un uomo sulla sessantina che fa
un bilancio della propria vita, si mette in discussione
senza indulgenza e decide di ripartire da zero. Lo
zero in questione, com’è prevedibile, è molto difficile
da raggiungere. Tanner mostra la protesta del 1968
come un’improvvisa depressione formatasi nel cuore
stesso del benessere, come un’insoddisfazione che
emana dalla sazietà. [...] Il film rivelò inoltre il talento
di un grandissimo attore, François Simon, degno figlio
di Michel ma completamente sconosciuto oltre i confini
svizzeri. Il suo stile tormentato, prezioso, patetico,
buffo e sempre insolito dona al film l’indispensabile
spessore concreto”. (Jacques Lourcelles)
Restaurato in 4K nel 2020 da Cinémathèque suisse
con il sostegno di Memoriav presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata. Color correction supervisionata da
Renato Berta, direttore della fotografia del film
93 min
Genere: Dramma
Lingua: Francese
Regia: Alain Tanner
Con: François Simon, Jean Luc Bideau, Marcel Robert, Marie Claire Dufour, André Sc...
di protesta, teneramente corrosiva, malinconica fino
a una certa disperazione. La sua idea centrale è di
incarnarsi non in un adolescente o in un personaggio
giovane ma in un uomo sulla sessantina che fa
un bilancio della propria vita, si mette in discussione
senza indulgenza e decide di ripartire da zero. Lo
zero in questione, com’è prevedibile, è molto difficile
da raggiungere. Tanner mostra la protesta del 1968
come un’improvvisa depressione formatasi nel cuore
stesso del benessere, come un’insoddisfazione che
emana dalla sazietà. [...] Il film rivelò inoltre il talento
di un grandissimo attore, François Simon, degno figlio
di Michel ma completamente sconosciuto oltre i confini
svizzeri. Il suo stile tormentato, prezioso, patetico,
buffo e sempre insolito dona al film l’indispensabile
spessore concreto”. (Jacques Lourcelles)
Restaurato in 4K nel 2020 da Cinémathèque suisse
con il sostegno di Memoriav presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata. Color correction supervisionata da
Renato Berta, direttore della fotografia del film