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IL LEGIONARIO
IL LEGIONARIO
Prima Visione

Durata: 81 min

Genere: Azione, Dramma

Lingua: Italiano

Età + 13

Regia: Hleb Papou

Con: Germano Gentile, Maurizio Bousso, Marco Falaguasta, Felicitè Mbezelè

Daniel, unico poliziotto di origine africana del reparto mobile di Roma, deve sgomberare il palazzo in cui vivono la madre e il fratello. Si trova di fronte a una scelta impossibile: restare fedele al corpo di polizia o salvare la propria famiglia dallo sgombero. Sullo sfondo c’è l’emergenza abitativa che affligge la capitale come molte città italiane, ma l’opera prima di Hleb Papou (vincitore del Premio Mutti 2017), tratta dal suo corto omonimo, vuole soprattutto raccontare l’Italia multiculturale delle seconde generazioni.
Premio per il Miglior regista emergente all’ultimo Festival di Locarno.

“Quella che vorrei raccontare è un’Italia ricca di contraddizioni, dove sono nati più di ottocentomila figli di immigrati che rappresentano un nuovo capitolo di questo paese. Molto spesso si parla dell’immigrazione con toni tristi e cupi, a volte addirittura violenti, ma in pochissimi casi se ne parla con l’urgenza di capirne veramente la reale complessità” (Hleb Papou).

81 min

Genere: Azione, Dramma

Lingua: Italiano

Età + 13

Regia: Hleb Papou

Con: Germano Gentile, Maurizio Bousso, Marco Falaguasta, Felicitè Mbezelè

Daniel, unico poliziotto di origine africana del reparto mobile di Roma, deve sgomberare il palazzo in cui vivono la madre e il fratello. Si trova di fronte a una scelta impossibile: restare fedele al corpo di polizia o salvare la propria famiglia dallo sgombero. Sullo sfondo c’è l’emergenza abitativa che affligge la capitale come molte città italiane, ma l’opera prima di Hleb Papou (vincitore del Premio Mutti 2017), tratta dal suo corto omonimo, vuole soprattutto raccontare l’Italia multiculturale delle seconde generazioni.
Premio per il Miglior regista emergente all’ultimo Festival di Locarno.

“Quella che vorrei raccontare è un’Italia ricca di contraddizioni, dove sono nati più di ottocentomila figli di immigrati che rappresentano un nuovo capitolo di questo paese. Molto spesso si parla dell’immigrazione con toni tristi e cupi, a volte addirittura violenti, ma in pochissimi casi se ne parla con l’urgenza di capirne veramente la reale complessità” (Hleb Papou).
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